Il termine FIBROMIALGIA deriva da "fibra" che significa tessuto fibroso (come tendini e legamenti) e "mialgia" che significa dolore muscolare. Questa condizione viene definita “sindrome”, poiché esistono segni e sintomi clinici che sono presenti in contemporanea, e possono essere: dolore diffuso, rigidità muscolare, disturbi del sonno, stanchezza cronica e umore basso. Interferisce con la capacità di svolgere le attività quotidiane e può influire negativamente sulla maggior parte degli aspetti della qualità della vita.
Seppur l'indagine sul paziente non riscontri nulla, spesso un attento esame dei muscoli rivela aree di dolore in posizioni specifiche (tender points). Sono quasi sempre presenti su entrambi i lati del corpo e di solito possono essere causati solo dalla digitopressione (Wolfe et al., 1995).
Grazie alla scoperta dei meccanismi alla base della fibromialgia si possono oggi utilizzare farmaci in grado di correggere i deficit alla base della malattia. Oltre ai nuovi farmaci esistono alcuni trattamenti non farmacologici estremamente efficaci in grado di modificare l’iperattività neurovegetativa. (Terry R. et al.,2012). Tra le possibilità di trattamento vi sono:
– Terapia farmacologica: combinazione di farmaci miorilassanti e farmaci che potenziano l’attività della serotonina ma anche di noradrenalina, dopamina, nonché antiepilettici. (White KP et al.,1995).
– Terapia non farmacologica:
• Terapie fisiche – TENS, ionoforesi, termoterapia;
• Biofeedback elettromiografico;
• Omeopatia – approccio Rhus Tox (Liptan G et al.,2013);
• Terapia di rilassamento muscolare autogeno di Schulz;
• Terapia cognitivo-comportamentale;
• Terapia di rilassamento basata su tecniche Ericksoniane.
Dopo aver analizzato i singoli risultati dei vari studi considerati, l'osteopatia (OMT) può essere definita come un trattamento efficace per i pazienti con fibromialgia. I metodi osteopatici basati sul trattamento della fibromialgia assicurano un riadattamento globale delle funzioni corporee a beneficio del paziente.
Il trattamento dei punti trigger con tecniche osteopatiche sui tessuti molli ha permesso di ridurre il dolore avvertito dai pazienti.
Pertanto, il trattamento osteopatico può migliorare la qualità della vita dei pazienti riducendo il dolore, la rigidità e le limitazioni funzionali nelle attività della vita quotidiana.
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White, K P, and W R Nielson. “Cognitive behavioral treatment of fibromyalgia syndrome: a followup assessment.” The Journal of rheumatology vol. 22,4 (1995): 717-21.
Terry, Rohini et al. “An overview of systematic reviews of complementary and alternative medicine for fibromyalgia.” Clinical rheumatology vol. 31,1 (2012): 55-66. doi:10.1007/s10067-011-1783-5
Liptan, Ginevra et al. “A pilot study of myofascial release therapy compared to Swedish massage in fibromyalgia.” Journal of bodywork and movement therapies vol. 17,3 (2013): 365-70. doi:10.1016/j.jbmt.2012.11.010